Si sono riaperte le porte della casa di Foce per i gruppi di catechismo della parrocchia di Sant’Anna, che, dalla prima media in poi, hanno affollato anche quest’anno, durante i mesi estivi di luglio ed agosto, il piccolo stabile dell’omonima località Foce di Bucino, situata a 839 metri di quota nel comune di Pescaglia. I gruppi di giovani, guidati dai catechisti e dagli aiuto-catechisti, hanno avuto di nuovo l’opportunità di vivere in comunità per diversi giorni, alternando la vita giocosa e solare di un campeggio sulle Alpi Apuane a quella religiosa del ritiro spirituale. I campeggi estivi di Foce sono sempre stati parte integrante della parrocchia di Sant’Anna a partire dal 1979, anno in cui Don Bruno Tommasi inaugurò una tradizione che, di anno in anno, è sempre stata più amata dai frequentatori dell’Oratorio Giovanni Paolo II di Lucca. Sebbene durante la pandemia la casa di Foce sia stata chiusa per diversi mesi, ciò non ha impedito ai ragazzi di ricominciare questa esperienza con maggior entusiasmo e determinazione. Si sono ripresentati, anche per quest’estate, i personaggi storici che ogni anno accompagnano i ragazzi in questa coinvolgente avventura, come la cuoca Liana, frate Samuele e i due parroci della Diocesi di Lucca, Don Francesco Parello e Don Paolo Dalle Mura. La giornata tipo ha inizio molto presto con le lodi mattutine, ed è seguita da una colazione che annuncia il primo passo della convivenza con i propri Fratelli. I ragazzi, infatti, vengono divisi in più gruppi al fine di svolgere diverse mansioni domestiche, accompagnate giustamente da musica e risate, e soprattutto per imparare a collaborare gli uni con gli altri. Tra il primo e l’ultimo pasto vengono alternate attività di svago, come l’annuale partita di “Pum Guerra” al rifugio Alto Matanna, soprattutto per i più grandi, escursioni in montagna e lezioni di catechismo incentrate sul tema principale assegnato a ciascun gruppo. Le giornate si concludono con la “compieta” serale ed ancora nuovi giochi e tante risate. In tutto questo, gli apparecchi elettronici sono a disposizione dei ragazzi solo per pochi minuti al giorno, sostituendo le ore passate davanti ad uno schermo con chiacchiere, canti ed in totale contatto con la natura. Una delle attività più coinvolgenti del campeggio è stata, come ogni anno, “Palla Basca”, meglio conosciuta a Foce come “Pelota”, un gioco che prevede il lancio della palla (pelota) contro una parete che, nel caso di Foce, è la facciata della chiesetta. Si pratica in un’area di gioco, il piazzale di Foce, delimitato da linee di lunghezza variabile. I ragazzi che decidono di giocare, e solitamente si contano una dozzina di giocatori, tra cui anche i catechisti, si dispongono in fila davanti alla chiesetta. Il gioco ha inizio lanciando la palla verso la facciata e facendola rimbalzare per terra una volta. Il giocatore successivo deve riuscire a colpire la pelota prima che essa rimbalzi una seconda volta sul selciato e rispendendola verso la chiesetta, in caso contrario perde un punto. Ovviamente la vita lontano dalle comodità di casa può riservare anche diversi ostacoli, come l’imprevisto del malfunzionamento del sistema di scarico, ma i catechisti si sono sempre ingegnati ed hanno ogni volta trovato un modo per superare le diverse difficoltà, valorizzando il gioco di squadra e sviluppando anche la capacità di adattamento di tutti i ragazzi. Ciò che quest’anno ha caratterizzato il campeggio di Foce, però, è stata la data del 22 luglio con l’ingresso di un nuovo gruppo catechistico, il gruppo “Miriam”, composto dai ragazzi della prima media, ma anche con l’addio del piccolo ma affiatato gruppo “Emmaus”, nato nel 2022 attraverso l’unione fra il gruppo “Su Le Mani Per Gesù” ed il “Tiberiade”. L’”Emmaus” ha concluso il suo percorso catechistico il 10 agosto, festeggiando con calorosi abbracci e anche qualche lacrima, accampandosi sotto le stelle in onore della Notte di San Lorenzo. Foce, però, non finisce qui, dal momento che dal 5 al 7 settembre potrebbe ospitare un meeting del gruppo “Giovanissimi” della Parrocchia di Sant’Anna che già quest’anno ha avuto l’opportunità di partecipare al Giubileo dei Giovani di fine luglio.