Il 2 luglio 1940 nel Mar del Nord al largo delle coste dell’Irlanda un sottomarino tedesco silurava l’Arandora Star, una nave da crociera inglese riadattata per il trasporto di prigionieri
Il piroscafo trasportava oltre 700 prigionieri tra cui moltissimi italiani emigrati nel Regno Unito e diventati, all’indomani dell’entrata in guerra dell’Italia contro l’Inghilterra, nemici stranieri come li definì Winston Churchill.
Si trattava infatti di uomini che erano da molti anni residenti in quel paese; stimati lavoratori, ormai perfettamente integrati nel tessuto sociale inglese, che avevano la sola colpa di trovarsi, in quel difficile frangente storico, nella nazione sbagliata.
Nel trasbordo verso campi di detenzione in Canada la nave che non recava i simboli della Croce rossa, fu avvistata da un sottomarino tedesco, silurata e colata a picco. 446 italiani perirono nell’affondamento, molti provenivano dalle provincia di Lucca e di Parma.
È questa triste pagina di storia al centro del romanzo di Chiara Clini L’ultima crociera, Edizioni Piemme.
Ispirandosi alla storia vera di Uberto Limentani, Chiara Clini immagina il personaggio di Jacopo Errera, un giovane ebreo fuggito dall'Italia fascista, che lavora alla BBC. Iacopo viene convocato negli uffici dell’Home Office inglese, interrogato, arrestato e mandato in un campo di internamento per poi essere imbarcato sulla nave Arandora Star.
Storia e fantasia si intrecciano nel comune intento di sollevare il velo su una pagina buia della storia inglese: considerare da un momento all'altro tutti gli italiani presenti in Inghilterra, anche ebrei ed antifascisti riparati nel Regno Unito per sottrarsi alle persecuzioni fasciste, come avversari da espellere fu una follia, come è sempre folle considerare ogni immigrato un nemico. Furono
In guerra, come dice l’adagio popolare, la prima vittima è la verità a danno della disinformazione della manipolazione.
Chiara Clini, nata a Parma, è attrice di teatro e sceneggiatrice. Diplomata in recitazione all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, ha lavorato con il Teatro Stabile di Bolzano, di Venezia e con Nuova Scena di Bologna. Nel 2002 è Ilse ne I giganti della montagna per la regia di Nanni Garella. Laureata in Lettere con una tesi sulla drammaturga Sarah Kane, ha scritto per numerose serie televisive Rai e Mediaset, fra cui Nati ieri, Codice rosso, Un amore, Una vendetta. Nel 2024 ha scritto l’adattamento drammaturgico del racconto vincitore del Campiello Giovani, in scena a Padova. Un suo prozio, Guido Conti, ha vissuto in prima persona la tragedia dell’Arandora Star con la perdita di uno zio.
Introdurrà l’incontro il direttore Pietro Luigi Biagioni con la contestualizzazione storica del romanzo, mentre dialogherà con l'autrice Alda Fratello.
Da alcuni anni si è fatta finalmente luce sui fatti storici come sono avvenuti e la vicenda è uscita da un oblio dove solo le famiglie degli scomparsi coltivarono nell’intimo il ricordo e il dolore per la perdite dei loro congiunti. Grazie alle scoperte di una studiosa fiorentina Maria Serena Balestracci, la Fondazione Paolo Cresci di Lucca, nel 2004 si fece carico di approfondire le vicende di questo terribile evento che, oltre agli aspetti legati agli eventi bellici, rappresenta una pagina poco nota, ma importante, della storia dell’emigrazione italiana nel Regno Unito.
Le testimonianze raccolte dalla voce degli ultimi protagonisti della vicenda e dei familiari delle vittime, le foto e i documenti ritrovati, consentirono la pubblicazione di libri e la realizzazione di un documentario Arandora Star. La tragedia dimenticata, prodotto in collaborazione con l’emittente televisiva Noi Tv, la regia di Paolo Bertola e la voce narrante di Eros Pagni, dal 2 luglio on line sul sito della Fondazione: www.fondazionepaolocresci.it
Un evento organizzato in collaborazione con la Provincia, il Sistema Museale Territoriale della Provincia di Lucca, con il contributo della Regione Toscana ai Musei di rilevanza regionale, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca.