E poi denunciano quei giornalisti che, dicono, violano il codice etico che proibisce la parola zingaro sostituendola con quelle di nomadi, sinti, rom, gitani. Questa volta una giornalista, Rajae Bezzaz, che a Lucca venne per ironizzare e mettere all'indice il direttore (ir)responsabile delle Gazzette Aldo Grandi e il generale Roberto Vannacci che stava per presentare ikl proprio libro alla Casa del boia, è stata assalita insieme ad un operatore di Striscia la notizia ed entrambi hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. La collega di origini maghrebine ha subito una vera e propria aggressione anche da parte delle donne della famiglia che occupava abusivamente da anni un'abitazione a Maserarda sul Piave, a Treviso.
Pugni, schiaffi, calci e anche le videocamere sono state sequestrate e spaccate. Solo l'intervento dei carabinieri ha posto fine al pestaggio anche se non abbiamo visto nessun sinti fermato o anche arrestato. Addirittura un uomo, uno zingaro autore del pestaggio, ha gridato a Rajae queste parole: "Vai fuori che ti ammazziamo di botte"... "Italiana di merda che non sei altro". Ecco, queste sono le persone a cui permettiamo di fare quello che vogliono con la Sinistra che gli sbava dietro.
Ricordiamo la bellezza e la simpatia oltre alla professionalità della collega quando venne a intervistarci a Lucca montando, poi, un servizio in cui non aprivamo quasi bocca visto che la apriva soltanto lei. Ma la prendemmo sul ridere, in fondo era tutta pubblicità. Questa volta, purtroppo per Rajae, è andata diversamente e anche lei, forse, adesso comprenderà perché noi non siamo disponibili ad accettare tutti quelli che non si adeguano alle nostre ,regole di comportamento. E non è razzismo, ma voglia di normalità.
Da parte nostra la più grande solidarietà per Rajae e per il cameraman di Striscia. E li invitiamo a Lucca per una serata dove saranno ospiti per raccontare il loro duro e quotidiano lavoro. Ospiti in tutti i sensi, ossia a spese della Gazzetta di Lucca.