“L’arte e la cultura sono chiamate a non essere prone al potere di turno, devono semmai essere “scomode”: la bellezza si cerca facendo riflettere le persone, costruendo occasioni di dibattito e conoscenza e quindi di cambiamento. E la libertà è un principio fondamentale per ogni artista”.
È questo il messaggio principale che è emerso dal dialogo tra la giornalista Rossana Mamberto e l’artista e sculture Stefano Pierotti, che si è svolto nei locali della Pecora Nera, nel Centro storico di Lucca. E tante persone hanno voluto partecipare all’incontro, che ha dato vita pure ad una lunga discussione tra l’artista e i presenti. L’occasione era rappresentata dall’iniziativa pubblica “La cultura può essere motore di cambiamento per la Città?”, organizzata dal gruppo consiliare di Sinistra con Lucca - Sinistra civica ecologista all’interno del ciclo “L’impegno che abbiamo in Comune”: una serie periodica di iniziative di approfondimento e partecipazione sulle principali questioni che interessano direttamente la vita delle cittadine e dei cittadini lucchesi. All’appuntamento era pesante anche il consigliere comunale Daniele Bianucci.
Stefano Pierotti è l’autore della scultura “in divenire” che si trova sulla rotatoria fuori Porta: opera che ha utilizzato, dopo l’istallazione, per lanciare messaggi d’impegno sociale, come la solidarietà ai migranti morti in mare e, più recentemente, il sostegno ai palestinesi vittime del genocidio a Gaza.
“L’opera d’arte è di chi la crea -ha sottolineato Pierotti durante il dibattito – L’artista risponde al suo sentire e al bisogno di esprimere ciò che ha nel suo cuore: anche politici, come in questo caso, quando ho sentito l’urgenza di evidenziare un messaggio che è stato semplicemente umanitario. L’opera d’arte non deve dare risposte, quanto piuttosto creare domande: e penso che il dibattito che è scaturito dai miei interventi sia in tal senso molto positivo”.