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Scritto da Redazione
Cultura
25 Novembre 2022

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Nuovi corsi serali, ulteriori indirizzi e qualche classe in più ai corsi didattici già attivi negli istituti scolastici del territorio, ma tenendo ben presenti quelli che sono gli andamenti e gli scenari demografici, sociali ed economici in provincia di Lucca. Scenari che vedono una progressiva tendenza alla riduzione del numero di alunni nei prossimi anni, fenomeno già visibile nelle scuole dell'infanzia e primaria e che, successivamente, si farà sentire poi anche nei livelli più alti dell'istruzione scolastica.

Sarà incrementata, infatti, l'offerta formativa sulla Rete scolastica del territorio provinciale secondo quanto prevede il Piano provinciale dell'offerta formativa e del dimensionamento scolastico 2023-2024 che contiene le indicazioni e gli indirizzi di programmazione della Rete scolastica, una competenza che la legge Delrio sulla riforma delle autonomie locali ha mantenuto alle Province.

La delibera collegata al Piano è stata approvata oggi, venerdì 25 novembre 2022, dal Consiglio provinciale di Lucca coi voti dei consiglieri di maggioranza e minoranza presenti e la sola astensione del consigliere Michele Giannini (Centrodestra e civiche per la Provincia di Lucca).

Al di là, comunque, di quelle che sono le tendenze demografiche che, soprattutto nei prossimi anni, faranno sentire gli effetti sulla popolazione studentesca anche nel nostro territorio, la Provincia di Lucca ha accolto quasi tutte le richieste delle scuole superiori con l'intento di promuovere l'incremento dell'offerta formativa.

Nel dettaglio sono stati autorizzati: il corso di tecnologie cartarie nel triennio dell'Istituto professionale Pertini di Lucca e, sempre per la stessa scuola, l'indirizzo turistico Quadriennale approvato sia dal Ministero, sia con Decreto Direttoriale USR Toscana; l'attivazione del percorso Esabac del Liceo classico Machiavelli di Lucca che ha già ricevuto l'autorizzazione del Ministero; il nuovo indirizzo Industria e artigianato per il Made in Italy all'istituto Civitali di Lucca (corso serale); una pluriclasse (3a e 4a) del corso serale odontotecnico dell'Istituto Giorgi di Lucca; così come sempre al corso serale del Giorgi una pluriclasse (1a e 2a); una pluriclasse (3a e 4a) e una classe 5a del corso per elettromeccanici.

Inoltre ha avuto il via libera anche l'indirizzo "manutenzione e assistenza tecnica" del corso serale dell'Ipsia Simoni di Castelnuovo Garfagnana.

In relazione, invece, alle scelte di programmazione dell'offerta formativa dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado effettuate dalla Conferenze di Zona, la Provincia ha rispettato totalmente le deliberazioni di tali soggetti, esprimendo una graduatoria finale che è espressione di una valutazione sulle priorità e necessità dei territori. Da sottolineare, comunque, che tale graduatoria è il risultato di un processo di concertazione che ha pienamente coinvolto le zone stesse e che non ha fatto emergere divergenze di sostanza.

La consigliera provinciale con delega all'istruzione Irene Tarabella che ha illustrato al Consiglio i contenuti della pratica – si è dichiarata soddisfatta del percorso partecipativo. "Un percorso – ha detto - cominciato ad inizio settembre con il lavoro degli uffici provinciali insieme con le istituzioni scolastiche. Poi le proposte sono state concertate con le Conferenze zonali e, successivamente, vagliate con gli organi politici e tecnici regionali competenti, arrivando poi sui tavoli della Commissione provinciale 'Politiche scolastiche, culturali e sociali'. L'obiettivo del Piano dell'offerta formativa è quello di modulare i corsi e gli indirizzi scolastici in base ai percorsi di studi dei vari istituti cercando di offrire agli studenti non solo una buona formazione culturale di base ma, specie nei corsi serali, anche conforme alle esigenze lavorative
 del nostro territorio".

Dopo il via libera del consiglio provinciale, il Piano dell'offerta formativa sarà inviato in Regione Toscana, la cui giunta dovrà approvarlo entro il 31 dicembre. Poi sarà trasmesso al Ministero dell'istruzione a cui spetta l'ultima parola in merito all'erogazione dei fondi per i nuovi indirizzi scolastici.

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