Un'ottima annata, direbbe qualcuno. Già, perché se per la maggior parte dell'economia la pandemia ha causato esclusivamente danni, c'è un particolare settore che si sta rialzando più forte che mai: quello immobiliare.
Complice l'ultimo decennio lastricato di fatiche e imprevisti, oggi sembra che la vendita delle case stia cavalcando l'onda di una crescita esponenziale.
A confermare il trend positivo Giuliano Satti, titolare dell'agenzia Essegi di Lucca, il quale non nega come ovviamente sia stato un anno difficile, ma di fronte a sé vede un futuro migliore di quello passato.
"Il Covid si è lastricato tra noi in un momento in cui il mercato era fermo da molto e stava cominciando a riprendersi, dunque inizialmente è stato un duro colpo - spiega Satti - Col passare del tempo, però, sono arrivati i primi spiragli di luce e abbiamo cominciato a vedere i risultati".
Certo, come in ogni altro mestiere, anche in questo, non sono mancate le modifiche delle abitudini quotidiane. Anzi, forse gli agenti immobiliari si sono dovuti adattare più di altri. Punto centrale del loro lavoro, infatti, è da sempre il rapporto col cliente: dalla stretta di mano, all'accoglienza e al sorriso. Dettagli che sembrano lontani anni luce da questa "nuova" realtà.
"Il contatto fisico è un aspetto che manca molto, nel nostro lavoro è una parte fondamentale e speriamo che prima o poi possa tornare ad essere la quotidianità - continua - Nel frattempo, come in tutti i settori, facciamo in modo che ogni attimo sia vissuto in totale sicurezza, sia per noi che per i clienti. Abbiamo iniziato a fare le video-visite, procuriamo calziere, mascherine e guanti a ogni appuntamento e ovviamente sanifichiamo più volte l'agenzia".
Un mercato in crescita, dunque, quello immobiliare, che si è riuscito a proteggere dai danni del Covid. Quello del mattone sembra essere, infatti, l'investimento maggiormente scelto dagli italiani nell'ultimo periodo: "C'è un grande flusso di immobili sul mercato e questo è un fattore importante - prosegue - Il periodo per la compravendita delle case è favorevole e questo credo che le persone lo abbiano capito. Ovviamente manca il mercato estero, ma siamo convinti che alla fine della pandemia anche quello tornerà ad essere un punto centrale".
Lavorando e vivendo nella graziosa Lucca, anche Giuliano Satti è ben saldo alle sue radici e vorrebbe vedere la sua città splendere. Non è dunque estraneo a ciò che sta accadendo all'ex Manifattura e sotto quest'aspetto ha le idee ben chiare: "Diciamo che non importa quale azienda si occupi della questione, le discussioni inerenti a quest'aspetto sono abbastanza inutili. Mi spiego, ciò che serve alla città è un cambiamento positivo - conclude - È necessario costruire punti di attrazione, un museo, un parco. Qualcosa che possa diventare un luogo che arricchisca Lucca. Case, appartamenti, parcheggi in questo caso ritengo che possano essere soltanto dannosi all'economia, mentre altri progetti potrebbero valorizzare il territorio. Poi che se ne occupi qualcuno oppure qualcun altro è un aspetto meno rilevante".