"Mura, sempre al centro dell'attenzione del Comune", questo il mantra, insieme ad altre mirabolanti rassicurazioni, delle dichiarazioni politiche della amministrazione Pardini nelle celebrazioni del "trigesimo electionis Praetoris urbis".
Nonostante i proclami costanti e continui degli annunci social, sempre più si nota un distacco dall' impegno manutentivo del territorio, che tanto è sgradito al cittadino qualunque.
Viene da chiedersi se gli attuali amministratori hanno visione e cognizione delle necessità spicciole del territorio " entro e fuori porta" !
Le deleghe in sovrapposizione di alcuni Assessori dovrebbero fare ben sperare delle capacità di intervento in situazioni di criticità .
Purtroppo questo non ci risulta, e gravi problemi rimangono tali per la mancata chiarezza di competenze... e di interesse!
Nel caso, è il Sindaco che richiamiamo al suo ruolo di controllore dell'operato dei suoi Assessori, ed ai suoi stessi Assessori troppo impegnati ad assicurare presenza agli eventi con foto di circostanza, che molto però li distoglie dagli impegni di mandato.
Da lungo tempo una griglia di scolo di acque piovane sversa liquami di fogna lungo la scarpata della discesa S. Salvatore, riversandosi sul camminamento di uscita delle mura alla casa del Boia.
Le tracce di corrosione del terreno ci dicono che da lunghissimo tempo il fenomeno è in corso. Le esalazioni in concomitanza della calura estiva confermano che non è buona cosa.
Nel tempo, più segnalazioni sono state fatte da privati cittadini ed altre sono state rappresentate in Consiglio comunale senza però sortire effetti nei settori responsabili.
Superfluo ricordare che: " la mancata riparazione della rete fognaria che causa sversamenti in aree pubbliche è una violazione della normativa ambientale, in particolare del DL152/2006. La responsabilità può ricadere sul Comune o sul proprietario/ utilizzatore dell'immobile a seconda della situazione"
Vista l'affermata consapevolezza del problema da parte di esponenti politici della Maggioranza e le lungaggini per un intervento, è sicuramente probabile che questo pezzo di mura " non sia mai stata al centro delle attenzioni del Comune!
Quanti altri episodi di mancato controllo sulla sicurezza , sulla viabilità, sulla difesa del patrimonio pubblico dobbiamo denunciare perché gli interventi amministrativi abbiano quei risultati universali che i cittadini tutti si aspettano?
Prendiamo l'esempio di via di Catro a SMG, più volte portata all'attenzione per la vegetazione delle ripe di privati che impediscono la corretta fruibilità e sicurezza della strada.
Gli Art. 14 e 37 del Codice della Strada stabiliscono: " la responsabilità del Comune per i danni dalla strada è spesso considerata "oggettiva" il che significa che non è necessario provare la colpa del Comune ma solo che il danno è stato causato da una situazione di pericolo presente della strada.
E' il Comune quindi a dover rendere sicuro il passaggio di veicoli e pedoni su qualsiasi strada ad uso pubblico. Il controllo della manutenzione spetta pertanto all'ente locale.
I proprietari confinanti hanno l'obbligo di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la strada e di tagliare i rami delle piante che si protendono oltre il confine o stradale"
Può un comune dedicare (ingenti) risorse e impegno al solo nucleo cittadino, tralasciando le esigenze delle frazioni periferiche, per intervenire poi, a situazione degenerata, con obblighi coercitivi d'emergenza?