claudio
   Anno XI 
Mercoledì 13 Agosto 2025
- GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da Redazione
Rubriche
06 Aprile 2020

Visite: 172

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento inviatoci dal collega e amico Maurizio Guccione sull'attuale, drammatico momento in cui si trovano il nostro paese e, conseguentemente, anche la nostra quotidianità:

Caro direttore,

io vivo il privilegio di pochi, abito in una zona dove la restrizione della piccola resede o del balcone, ancora peggio, è remota e per questo mi consente una qualità della vita migliore. Da questa oasi, si assaporano i profumi di una vaga primavera, del sole da confinati, di luce circoscritta a un arco di visibilità propria della vista soggettiva.

E' un sole che lascia sul corpo il macigno dell'impossibilità, della costrizione: non siamo in guerra, non è scoppiata la centrale nucleare di Chernobyl, siamo – almeno a questa latitudine – in tempo di pace. Ma le privazioni scaturite dagli obblighi e soprattutto dal buon senso perché la malattia non ci porti via, è qualcosa di disperante, qualcosa che i saggi adulti faticano a spiegare ai bambini, così pronti, ogni giorno,  ogni ora, a dare risposte concrete in termini di libertà: chi, meglio di un bambino, spiega ad un adulto il significato di libertà, di gioia o spensieratezza?

Non lo fanno con la giurisprudenza in vigore; non lo fanno mendicando una norma: lo fanno esercitando il potere massimo della libertà, della scoperta quale conoscenza prima, utile inizio di crescita formativa che non prevede muri, ordinanze, divieti. Un'anarchica forma giusta di libertà, quale esercizio irrinunciabile. Ecco cosa fanno i bambini. A loro, dovremmo dedicare tutta la nostra energia a spiegare questo triste momento; io l'ho fatto, ieri, oggi, per far capire i pericoli derivanti dalle guerre.

Ma con questa pandemia, francamente, non si trovano le parole: ti senti schiacciato anche tu adulto, tu che devi (o dovresti) aiutare i tuoi figli, i tuoi nipoti, a comprendere questa forma di paralisi (temporanea, certo) della libertà individuale. Non è facile. Ed è innaturale. Innaturale perché chi, della mia generazione, è cresciuto con la guerra alle spalle, studiata e approfondita sui tanti libri di storia e analizzata, ancora di più – da cultori – nei saggi non soltanto storici ma anche sociologici, oggi, ecco, fatica a tradurla nella prassi quotidiana. Se vi fosse un bombardamento, insomma, oggi saprei che cosa dire ai miei figli e, dato che sono prossimo, anche alla mia nipotina Felin in arrivo in terra d'Olanda: ripariamoci, parvulos, non usciamo e cerchiamo di non esporci alle furie belliche. Oggi no.

Oggi il nostro nemico è dato da un virus e in quanto tale, difficile – quanto meno – da affrontare. Allora penso che dal dopoguerra a oggi, dobbiamo aver vissuto, chi più chi meno, una realtà troppo semplice da elaborare: la crescita, il boom economico, la chimera del benessere. Tutto in divenire con lo spirito di chi ha affrontato il peggio dello scibile umano e che oggi, appunto, tira dietro le spalle. Invece no.

Abbiamo soltanto saputo accumulare, ci siamo riempiti le fauci e le dispense di cose e valori superflui e oggi, sì, oggi, che ci appaiono davanti gli occhi i pacchi di solidarietà alimentare, le questue per aiutare chi ne ha bisogno, le elemosine pelose anche nei confronti di chi avrebbe dovuto amministrare la cosa pubblica e lo ha fatto male, malissimo direi, solo oggi riusciamo a capire (ma quanto durerà?) che la vera ricchezza è data dal saper costruire una società diversa, dove il consumo inizia e finisce nel momento in cui, in un Paese, la salute è piena oppure si infrange su un banalissimo virus.

Ecco quanto siamo grandi e potenti, quanto la supremazia di una civiltà su un'altra può contare: un soffio, un alito di vento che spira nella direzione sbagliata e la tua vita, piena, ricca e insaziabile, si riduce a dover far conto di un'elemosina.

Costruire un domani più equo servirebbe non tanto a sconfiggere le epidemie bensì a far progredire l'umanità con una consapevolezza comunitaria in grado di non negare certi diritti che, oggi come ieri, fanno la differenza tra vivere o morire. Valori di ieri, valori di domani. Oggi tocca a noi affrontare il futuro.

 

Pin It
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Si svolgerà domani (mercoledì 13 agosto) alle ore 20,30 il corso BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation) totalmente…

Sistema Ambiente comunica che il giorno 15 agosto i servizi di igiene urbana saranno regolarmente garantiti, tranne…

Spazio disponibilie

Nell’Ambito territoriale “Lucca 2” a partire da lunedì 18 agosto sarà attiva la convenzione di medicina generale con…

Nella storica palestra Samurai di Lucca dal 2 settembre inizierà un corso di Arti Marziali Miste (MMA) per…

Spazio disponibilie

Polemica sul progetto per la costruzione di un nuovo asilo nido a Borgonuovo: il gruppo politico Capannori Cambia,…

Presso il centro storico della città di Lucca, dal 10 al 19 settembre, nella chiesa di San Cristoforo in via Fillungo…

Real Collegio Estate si prepara a un nuovo appuntamento, tutto dedicato alla musica e alla poesia di Fabrizio…

Spazio disponibilie

"Abbiamo letto con un certo stupore i comunicati pubblicati in questi giorni dalla sinistra cittadina sul futuro del…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie