Rubriche
"Ma chi te lo fa fare"
Sono stato alla manifestazione di ieri contro il cosiddetto DL sicurezza, sarò a quello di sabato contro il genocidio di Gaza; mi chiedono (e mi chiedo!) ma chi te lo fa fare? Alla tua età, perché non ti godi serenamente la pensione?

Perché scegliere Tineco S6 Stretch e Floor One S5 per una pulizia dei pavimenti più intelligente?
Tineco si è guadagnata una solida reputazione nel settore della pulizia, soprattutto per le sue lavapavimenti intelligenti e facili da usare. Tra i suoi modelli di punta, Tineco S6 Stretch e Floor One S5, offrono un mix vincente di funzionalità, efficienza e innovazione

Siti casino AAMS sicuri: la scelta protetta per il gioco online in Italia
Nel panorama del gioco online italiano del 2025, la sicurezza rappresenta un criterio di scelta imprescindibile per i giocatori. I siti casino aams sicuri

Lavorare in condizioni meteorologiche difficili: come FieldBee PowerSteer può aiutare
Il lavoro agricolo richiede spesso di operare in qualsiasi condizione atmosferica, ma nebbia, pioggia e neve possono ridurre drasticamente la visibilità e rendere difficile il controllo preciso delle…

"L'ignoranza non mi fa paura, è il virtuosismo dell'ignoranza che mi terrorizza!"
Pubblichiamo l'intervento di un lettore che scrive, addirittura, da Roma e che, abitualmente, legge la Gazzetta di Lucca. Si tratta di un tema tutt'altro che di secondaria importanza

La volatilità delle slot machine può influenzare il divertimento dei giocatori nel lungo periodo
Questo articolo analizza come la volatilità delle slot machine, ovvero la frequenza e dimensione delle vincite, può avere un impatto positivo o negativo sul divertimento dei giocatori nel lungo termine

Cosa fare se i sensori di parcheggio smettono di funzionare
I sensori di parcheggio sono una delle funzionalità di sicurezza più comode nelle auto moderne, aiutando i conducenti a evitare ostacoli durante le manovre in retromarcia o nei…

Cosa controllare prima di guidare sotto la pioggia intensa
Guidare sotto la pioggia intensa può essere impegnativo e pericoloso se il veicolo non è adeguatamente preparato. La visibilità ridotta, le superfici stradali scivolose e le frenate prolungate…

Aborto e omofobia, la corte costituzionale fa chiarezza
Quando, in Italia, fu introdotta la Legge 194 del 1978, legge che garantiva e disciplinava l’aborto, non è che si introdusse, nel nostro paese, la pratica dell’aborto; in Italia si abortiva anche prima, solo che lo si faceva clandestinamente e con un elevato rischio per la salute e la vita delle donne

Criptovalute e Italia: una nuova architettura per l’economia nazionale
Parlare oggi dell’impatto delle criptovalute sull’economia italiana significa affrontare una trasformazione che è già in corso. Non è più solo questione di finanza alternativa o di…

- Scritto da Redazione
- Rubriche
- Visite: 99
“A breve non ci sarò più”. Questa la frase pronunciata al telefono da Alberto Accastello, 40 anni. Dall’altra parte il fratello, che dopo aver udito quelle sconcertanti parole, ha avvertito i carabinieri. Questi si sono precipitati immediatamente sul posto. Era però troppo tardi.
Il 9 novembre, alle ore 05:30, il padre di Carignano (Torino) ha sparato alla moglie Barbara Gargano, 38 anni, e ai loro due gemellini, Aurora e Alessandro, 2 anni appena. Non ha risparmiato neppure il chihuahua Cicco, il loro cane. Come nei peggiori finali, Alberto Accastello si è poi sparato un colpo alla testa. L’arma era legalmente detenuta. Restano ad oggi ancora ignote le cause del folle gesto.
Aurora e Alessandro sono stati trovati vivi e trasportati d’urgenza all’ospedale Regina Margherita di Torino. Alessandro è morto poco dopo mentre Aurora è morta giovedì. Le sue condizioni erano apparse subito disperate, i medici l’avevano dichiarata inoperabile perché il proiettile aveva attraversato il cervello.
Ma ieri uno spiraglio di luce è apparso in questa drammatica vicenda. È infatti intervenuta la decisione dei nonni di donare i suoi piccoli organi. Aurora ha salvato la vita di tre bambini con cuore fegato e reni.
Nel contesto agghiacciante in cui si è svolta tutta la vicenda, avevano fatto discutere le parole del Vescovo, Pier Giorgio Micchiardi che venerdì aveva iniziato l’omelia così: “La comunità cristiana accoglie tutti, senza scandagliare le coscienze. Perché la coscienza è un santuario personalissimo, le chiavi per accedervi le ha solo Dio”.
Ha poi aggiunto: “Non si può non prendere in considerazione la gravità di certe azioni, ma deve essere una considerazione che ci stimola a sostenere il cammino delle famiglie nei momenti di difficoltà. Di fronte alla morte ed alla tragedia che è avvenuta abbiamo bisogno di un cammino di luce che ci viene da Gesù Cristo, che ha vinto la morte con la resurrezione”. Di fronte a questo intervento, soltanto comprensibile sdegno.
C’è attesa per la celebrazione dei funerali di Barbara e dei gemellini. I genitori della donna avevano preventivato di celebrarli oggi ma il nulla osta della Procura tarda ad arrivare.
Dottoressa Anna Vagli, Giurista, Criminologa Investigativa, Esperta in Scienze Forensi e Psicologia Investigativa , Sopralluogo tecnico sulla scena del Crimine e Criminal Profiling, Esperta in casi di Cold Case Investigation, Sex Crime Investigation, reati informatici, Bullismo, Cyberbullismo, Cyberpedofilia nonché nei casi di violenza domestica.
Ideatrice della rubrica online "Sulla Scena del Crimine" attualmente ospitata dalla testata online Il Faro 24
Infoline: 348 8600386
- Scritto da Redazione
- Rubriche
- Visite: 151
Il Gruppo “Uniti x la Manifattura” è un gruppo di cittadini laico e democratico che si pone l’obbiettivo di una ristrutturazione condivisa della ex-manifattura e di tutto il complesso monumentale cittadino.
Potremmo dire - scrivono in un comunicato - un altro gruppo che raccoglie altre parti della città che finora si erano poco interessate, ma che stanno prendendo coscienza. Accoglie le persone, i gruppi che chiedono un progetto condiviso di recupero della Manifattura, che deve rimanere preferibilmente pubblica e deve essere strappata al degrado. Siamo cittadini comuni, mossi dall’interesse per lo sviluppo della città e dell’ambiente in cui viviamo. Teniamo alla laicità del gruppo proprio per evitare strumentalizzazioni politiche. Proprio per questo confidiamo in un processo partecipativo condiviso sul recupero della Manifattura che superi la riservatezza sinora invocata e praticata dall’amministrazione. In tal senso auspichiamo un ampio dibattito in Consiglio Comunale e nella Città, nel quadro di un percorso trasparente e partecipato.
Per la ex-manifattura sud - prosegue la nota - occorre un progetto condiviso, coordinato con il complesso monumentale cittadino e con il futuro della città. Visto il ruolo che sta svolgendo la Fondazione CrL in questa vicenda, vorremmo che sulla gestione dell’ingente patrimonio della Fondazione CrL ci fosse un controllo realmente democratico e non demandato a poche persone cooptate con meccanismi legittimi, ma da rivedere. No a speculazioni edilizie private, fatte oltretutto con condizioni molto sfavorevoli per i cittadini lucchesi, che perderebbero i milioni di euro dei parcheggi ceduti, l’affitto sicuro di parte del complesso, e per sempre la proprietà di quegli immobili situati in posizione strategica, in uno dei punti d’ingresso alla città più frequentati. Oltre ad intaccare ulteriormente il patrimonio simbolo della città “Le Mura” con l’avvilente passerella e la restrizione alla fruizione di un altro baluardo.
Perché cedere tutto al privato quando può guadagnarci il Comune, cioè noi cittadini? - si domanda il neo comitato - Inoltre la città respinge qualsiasi ipotesi di esproprio delle prerogative istituzionali del Comune, legate alla sua politica programmatoria, nella fattispecie la gestione dei parcheggi e della mobilità, che invece deve restare di esclusiva pertinenza dell’amministrazione, affrancata da qualsiasi ingessatura e costrizione e su cui l’amministrazione deve avere assoluta libertà di scelta, ora e in futuro, anche in relazione alle criticità ambientali che stanno emergendo, che richiedono con sempre maggior forza decisi cambi di paradigma. Il comune pare finalmente aver preso atto delle condizioni capestro che gli si vorrebbe imporre, vediamo che chiede una nuova proposta di finanza di progetto. Ebbene applichi la legge faccia lei un progetto che rispetti pienamente l’interesse pubblico e poi lo sottoponga alla fondazione che pare vogliosa di intervenire sul recupero dell’ex-manifattura o ad altre entità che potrebbero essere parimenti interessate.
A quel punto - concludono i componenti del comitato - si deve fare una pausa di riflessione, uno studio approfondito dei documenti, la valutazione di proposte alternative e di fonti di finanziamento per adesso inesplorate e poi si potrà decidere cosa è meglio per la città. E non dicano che non ci sono i soldi. Metti il “Mi piace” e seguici su Facebook: https://www.facebook.com/Uniti-x-la-Manifattura-107779306244920