“Per fermare l’inceneritore dell’Italcarta quasi 40 anni fa dovemmo rivolgerci all’istituto superiore di sanità: la piana, anche allora come ora, fu scelta per sperimentare un impianto unico al mondo. Allora avevamo però pochi dati sulla qualità dell’aria; ora invece tutti sanno, compresi i politici, che la nostra è la località più inquinata della Toscana”. Così esordisce Liano Picchi, coordinamento dei comitati ambientali della piana.
“Abbiamo fatto inutili appelli agli amministratori locali: abbiamo consegnato una lettera aperta al presidente Giani, che non solo non ci ha ricevuto, ma non ci ha degnato neppure di una riga di risposta; peggio ancora si sono comportati gli unici due rappresentanti lucchesi di maggioranza in consiglio, Mercanti e Puppa, che si sono adoperati per eliminare il criterio della distanza minima dai centri abitati; l’ex sindaco Menesini, che chiese l’impianto, ora tace nella speranza che la gente dimentichi e magari lo voti alle prossime elezioni regionali- prosegue Picchi- L’unico parlamentare che fin dall’inizio ha partecipato alle nostre riunioni e ci ha dato ascolto è stato l’onorevole Zucconi, e ora grazie a lui si è aperta un’indagine; grazie anche al consigliere regionale Baldini siamo in attesa di una risposta all’interrogazione al parlamento europeo dell’onorevole Ceccardi. Tutti gli altri si ricorderanno di noi solo alle prossime elezioni, ma noi ci ricorderemo di loro”.
“Il silenzio degli amministratori locali e l’indagine ministeriale”: Liano Picchi ancora sull’impianto di Salanetti
Scritto da Redazione
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07 Giugno 2025
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