In questi giorni, l’istituto superiore di sanità ha espresso un parere fortemente negativo sulla proposta di costruzione di un inceneritore dell’ENI per la distruzione dei fanghi contenenti PFAS a Marghera, in Veneto: il diniego è stato motivato citando la letteratura scientifica internazionale sulla nota tossicità e cancerogenicità dei PFAS, nonché della dimostrata impossibilità dei filtri di trattenerli e delle alte temperature di distruggerli.
“Questo pronunciamento stride clamorosamente con quanto Retiambiente sostiene, ovvero che l’impianto dei pannoloni previsto a Salanetti sarebbe in grado di trattenere o addirittura distruggere i PFAS- dichiara Liano Picchi del coordinamento comitati ambientali della piana- Altrettanto clamorosa è la seconda motivazione addotta dall’ISS per la bocciatura dell’impianto e che ci riguarda in pieno, ovvero le criticità ambientali che già incidono sugli indicatori di salute della popolazione residente. Evidentemente, la regione Veneto ha dimostrato di avere più a cuore la salute dei suoi cittadini di quanto non abbia dimostrato la regione Toscana. Chiediamo con insistenza all’ARPAT e all’USL di non demordere nella salvaguardia dell’ambiente e della salute, di fronte alle insistenze di certi interessi forti e di politici locali determinati a realizzarlo a ogni costo”.
In Veneto bocciato inceneritore PFAS, Picchi (coordinamento comitati ambientali della piana): “La regione Veneto ha più a cuore la salute dei suoi cittadini della Toscana”
Scritto da Redazione
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12 Luglio 2025
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