Federazione Carta Grafica, SLC-CGIL, Fistel CISL ed ULCOM UIL avanzano proposte per il Recovery Plan, con il fine di superare la crisi pandemica e tentare di sviluppare l'economia del Paese. Il loro scopo è quello di rappresentanza di aziende che si occupano di carta, imballaggi e trasformazioni, attività dichiarate essenziali poiché garantiscono ai cittadini di accedere a prodotti igienico-sanitari, alimentari, alla cultura ed all'informazione.
Le aziende della filiera, accompagnate dalle rappresentanze sindacali, hanno, fin dall'inizio della pandemia, attuato misure necessarie per garantire la sicurezza dei dipendenti di questo settore ed, al momento, combattono per far sì che le filiere della carta diventino un attore essenziale nell'ambito del futuro Recovery Plan dato che il settore fattura ben 22 miliardi di euro ed impiega, circa, 200 mila addetti diretti.
Le proposte che stanno portando avanti le varie federazioni comprendono il supporto nella transizione digitale, competitività internazionale, riconversione industriale e riqualificazione professionale delle maestranze nonché sostegno alla ricerca sui materiali, anche compositi, per lo sviluppo di nuovi imballaggi sempre più biobased e riciclabili accompagnate dal progressivo adeguamento tecnologico dei macchinari.
Viene fortemente richiesta anche un'ottimizzazione del riciclo e dell'economia circolare; applicando la digitalizzazione, incrementando le capacità di riciclo interno e dotando il territorio di adeguate infrastrutture per il trasporto sia di carta da riciclo, sia per la selezione dei materiali che per la gestione degli scarti derivanti dal riciclo, si otterrebbero ulteriori miglioramenti così da far tramutare la sua potenziale espansione industriale in una certezza.
Ultima , ma non per importanza, richiesta che viene proposta è la decarbonizzazione dei cicli produttivi accompagnata da un'ulteriore efficienza ed una progressiva conversione energetica che, da sempre, hanno rappresentato un costante obiettivo della filiera.
Federazione Carta e Grafica, SLC-CGIL, Fistel CISL ed Ulcom UIL, con la consapevolezza di dover apportare, in tempi brevi, un cambiamento in materia ambientale ed energetica ci tengono a sottolineare il fatto che il tempo non sia un fattore indipendente ma che la programmazione e la gradualità degli interventi siano fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi previsti, tutelando, ad ogni modo, la competitività e l'occupazione delle imprese.
''Essendo, il Recovery Plan, un'occasione irripetibile, noi, come parti sociali ci siamo sentiti coinvolti per portare, tramite le nostre proposte, un contributo che, ci auguriamo, verrà preso in considerazione da parte del PNRR'' - concludono i presidenti e le segreterie nazionali delle parti sociali.