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Case smart, bollette leggere: come la domotica può tagliare i costi di luce e gas
La domotica sta rivoluzionando il modo in cui gestiamo l’energia nelle nostre abitazioni, permettendo di ridurre gli sprechi e ottimizzare i consumi. Grazie a dispositivi intelligenti e sistemi…

Appello di due sorelle a Eugenio Giani per la madre malata: "Presidente ci aiuti, siamo disperate"
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo documento inviatoci da due sorelle, lettrici del giornale, indirizzato al presidente della Regione Eugenio Giani

Il Tranquillo Boom dell'Imprenditoria Online a Lucca
Lucca, da tempo ammirata per il suo fascino medievale e il suo patrimonio culturale, ospita anche un movimento più silenzioso e contemporaneo. Questo movimento non è definito dal…

L’importanza delle transizioni rapide per i casino online
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Festival regionali hanno ispirato promozioni speciali sulle piattaforme di casinò online
L’Italia è un mosaico di tradizioni locali che, di anno in anno, si rinnovano attraverso feste e celebrazioni cariche di storia e…

Un necrologio di emozioni per salutare la scomparsa di José “Pepe” Mujica, ex presidente dell'Uruguay
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo breve testo inviatoci da un lettore che non ha saputo trattenere le lacrime alla notizia della morte dell'ex presidente guerrigliero dell'Uruguay

Lucca per nomadi digitali: dove lavorare e cosa visitare
Lucca è una delle città italiane più affascinanti, conosciuta per le sue mura rinascimentali ben conservate e il suo centro storico ricco di storia. Negli ultimi anni, sta diventando sempre…

Come preparare una lunch box bilanciata per l'ufficio
Organizzare una lunch box bilanciata da portare in ufficio è una pratica sempre più diffusa tra chi desidera prendersi cura della propria alimentazione anche durante la giornata lavorativa. Nonostante i ritmi frenetici, è possibile comporre pasti equilibrati, nutrienti e appaganti, utili a sostenere la concentrazione e la produttività fino a fine giornata

Italiani popolo di giocatori d'azzardo alla conquista dei casinò online autorizzati
La nostra storia ci insegna che gli italiani sono da sempre un popolo appassionato di intrattenimento e soprattutto di gioco d’azzardo. In principio furono le lotterie a conquistare…

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Gentile Vescovo,
nella Sua gradita risposta alla mia critica per aver rinunciato alla Processione di Santa Croce con troppa giovanile fretta, mi ha detto, fra altro, "...Mi permetta infine di far notare che l'omaggio e la preghiera al Volto Santo possono contare su tutti gli altri appuntamenti del programma, che sono stati fedelmente mantenuti: chi intende farlo, lo potrà comunque fare...".
Ma non è così, non è vero che tutti lo potranno fare, anzi pochissimi.
Piazza S. Martino sarà chiusa a tutti, sarà consentito l'accesso ai soli invitati che avranno il privilegio di onorare il Volto Santo in Cattedrale.
Volto Santo per pochi prescelti. Allora la domanda è: chi si arroga di Diritto di scegliere? Come saranno scelti questi invitati "alla Mensa del Signore"??
Chi ha dato più elemosine? Chi è nelle simpatie dei Preti delle Parrocchie?
E per noi Laici, che omaggiamo sempre il Volto Santo, ogni anno, oltre che per fede, anche perché è parte integrante delle nostre millenarie tradizioni, sarò previsto un percorso selettivo? Dovremmo mettere un triangolo giallo sulla manica?
Il Volto Santo è di tutti i lucchesi e non solo, quando un emigrante partiva per terre lontane e la Cattedrale era chiusa, salutava il Volto Santo da una feritoia posta in basso al portone della Chiesa che mirava proprio lo scuro volto del Cristo ligneo: spero non voglia mettere ad invito anche quello.
Si dirà c'è il Covid19, dobbiamo evitare assembramenti: tutto vero, ma noi, umilmente, una soluzione valida l'avevamo proposta:
Sfili il Volto Santo sullo storico percorso, evento rarissimo nei secoli, come questa Pandemia, con dietro solo il Vescovo e il Sindaco.
In una Processione che sfila in pochi attimi, gli eventuali affollamenti sono di pochi secondi e qualche Vigile Urbano può contenere gli eccessi.
In questa maniera si rispettava la nostra tradizione e tutti potevano omaggiare il Volto Santo, all'aperto, con rischi di contagio certamente minori di quelli che correranno gli "Eletti Invitati" nel chiuso della Cattedrale, per le lunghe funzioni.
Se questa Processione di vera fede non la convince, faccia esporre il Volto Santo in mezzo alla Piazza San Martino, all'aperto, e consenta a tutti di sfilare, fra le transenne, tenendo le debite distanze e la mascherina.
I Lucchesi, sono sempre molto disciplinati e l'amore che hanno per il Volto Santo sapranno onorarlo rispettando tutte le procedure anti-Covid, ne sia certo.
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In un'ottica di discussione pubblica, vorrei aggiungere qualche riflessione all'intervista rilasciata dal direttore di Lucca Crea, Emanuele Vietina, sulle sue parole cruciali e fondamentali come cultura, innovazione e tradizione.
Niente che mi possa trovare più d'accordo e che non mi spinga a dire la mia, dato che la cultura è il mio bene principale. Ovviamente sono un'imprenditrice, mentre il direttore di Lucca Crea è un manager di una società che fa capo al 100 per cento al Comune di Lucca, possiamo quindi dire che è un dipendente pubblico.
Lo sottolineo ad onore di chiarezza, perché credo che sia importante la differenza tra noi, sia in termini d'innovazione sia anche ahimè, in termini economici. Il mio fare cultura si scontra con dei costi faticosissimi ed impegnativi a livello personale che un manager pubblico a livello personale non ha, pur dovendo amministrare in maniera attenta ed oculata, non solo da un punto di vista economico ma anche sociale.
Molto bella la riflessione su quanto detto dal professor Robert de Filippi nel suo intervento all'IMT, infatti è di queste ore la presentazione di una vetrina "virtuale" di Lucca Comics su Amazon, notizia che mi ha lasciato "un po' interdetta" e non perché sia sbagliata o altro, anzi, la trovo necessaria in uno scenario mondiale come quello attuale, ma chiedo dove sia, in questo caso così importante, la citata tradizione.
Questa è una vetrina, si, ma solo "commerciale", me lo lasci dire, perché il marchio Lucca Comics su Amazon vende dei prodotti, punto.
Quindi mi rispondo da sola, la tradizione in questo caso non c'è, non esiste, qui abbiamo l'innovazione pura. Allora riformulo la domanda, dov'è la tradizione in questo importante progetto, per la città di Lucca? La città badi bene intesa non come brand, ma come gente, come cuori pulsanti, persone che vivono. Se vuole, se ne ha voglia possiamo metterci intorno ad un tavolo e parlarne, allora io - ma credo anche qualche altro - potrà raccontarle i salti mortali che si fanno nel periodo di Lucca Comics, che dovrebbe essere un periodo d'oro, ma si trasforma in un incubo, fatto di tanto incredibile lavoro che corrisponde a zero guadagno.
Perché tanto alla fine è di questo che si tratta. Innovazione, cultura, tradizione tante belle, meravigliose, scintillanti parole che però non riempiono la pancia, al contrario di una vetrina su Amazon. La tradizione parte "dall'arboreo cerchio" e si estende naturalmente fuori le mura e per essere molto spiccioli ha un nome e si chiama appunto Lucca, con i suoi cittadini, che talvolta sono anche dipendenti di attività commerciali che a fine mese devono mettere su uno stipendio pur mantenendo alta la cultura, per esempio, che non ha un concetto diverso da una holding pubblica.
Adesso il centro di Lucca si è spostato e si chiama ex-Manifattura, ma tutto il resto della città dov'è? Sparisce per effetto di un incantesimo, malefico o benefico, che vuole creare un altro centro commerciale? Per inciso stiamo ancora aspettando di risistemare il Carmine però andremo a pagare un posto macchina ad una società milanese...
Cosa si pensa di fare del resto del mondo commerciale che già esiste? Lo buttiamo via? La legge del mercato m'insegna che a domanda corrisponde offerta, ma le do una notizia, la domanda non c'è, o per lo meno non è adeguata ai costi che si vogliono mantenere in questo vecchio e ammuffito centro esistente.
Qualunque cosa sarà realizzata all'ex-Manifattura non credo che sarà gratis, ci saranno affitti da pagare e rimango ancora perplessa quando vedo le zone morte della città, zone che erano vive solo 10 anni fa, Piazzetta San Carlo, Via Mordini, tutta Via San Giorgio solo per citarne qualcuna che incrociano l'arteria personale della città...
Mi sarebbe piaciuto, quindi, che Lucca Crea, cosa che non ha mai fatto in questi anni, proponesse anche a noi "bottegai", non solo librai, una vetrina vera e non virtuale come quella di Amazon. Forse quest'anno, forse dico..., potevamo dare modo agli editori e agli standisti tutti di avere vetrine vere sulla città e nella città, che non arrivassero in Congo o in Uganda così come a Roma e a Milano ma che fossero tradizionalmente lucchesi, in nome di una tradizione di una città che li ospita da anni, e che il canone - che in questi anni veniva pagato a voi con gli stand che nel 2020 non ci saranno - fosse corrisposto in maniera semplice e tradizionale alle attività di qualunque genere, che fossero state disposte a concedere i loro spazi.
Troppo complicato? Ah già, ma a noi è stato dato un contributo sugli affitti di 500€ una tantum, mi scusi la frecciata che non la interessa direttamente perché lei non paga un affitto, ma mi da l'occasione per dire al Comune per cui lei lavora che purtroppo nonostante gli sforzi e la lunga attesa questa cifra non aiuta nemmeno lontanamente, così come i prestiti a tasso zero per i primi due anni, che sempre prestiti sono.O forse c'è una cultura di serie A e una di serie B e io non lo sapevo?
Mi scusi l'ironia ma mi piacerebbe sapere perché poi c'è bisogno di un nuovo futuro centro commerciale, o meglio come lo definisce lei "di un luogo dove possa germogliare una novella impresa culturale" per iniziare con Lucca Crea una collaborazione con le persone che "vivono"di Lucca. Non va bene quello che già c'è???Guardatevi intorno e attingete dalla tradizione che è sotto i vostri occhi, aiutatela a mantenerla in piedi aiutatela a mantenerla VIVA!!