Redatto il verbale della conferenza regionale dei servizi del 18 giugno: “Quando serve tutto questo tempo per redigere il riassunto di un incontro, significa che ci sono forti contrasti su quanto si vuol trascrivere- commenta Liano Picchi del coordinamento comitati ambientali della piana- Visto che poi Retiambiente aveva 10 giorni di tempo per fornire i chiarimenti dovuti, non vorremmo che, con la scusa di questo ritardo, si colga l’occasione per dargliene altri 12”.
“Ma se le indiscrezioni trapelate sono attendibili altre due cose, a nostro avviso estremamente gravi, emergerebbero dal verbale: innanzitutto, non risulterebbe nessuna richiesta di fornire prove circa il pericolo d’inquinamento della falda, dei canali d’irrigazione e dell’aria; in secondo luogo, sembra che le famose richieste delle cartiere locali di ritirare e pagare a caro prezzo il materiale recuperato siano venute meno- prosegue Picchi- L’ordinamento avrebbe designato il sindaco Del Chiaro prima autorità sanitaria a tutela della popolazione, ma a lui non possiamo rivolgerci perché ha fatto un’altra scelta: tentare di crescere dello 0,9 per cento sulla raccolta differenziata, accettando i rischi della sperimentazione a carico della cittadinanza. E allora confidiamo fortemente nella protezione di ASL e ARPAT per la tutela della nostra salute, già fin troppo a rischio per l’aria compromessa della piana”.