Anno XI 
Mercoledì 10 Settembre 2025

Scritto da Redazione
Confcommercio
23 Novembre 2020

Visite: 200

Pronta replica di Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara alle parole del segretario generale di Filcams Cgil Firenze Massimiliano Bianchi che ha attaccato lo sciopero fiscale lanciato pochi giorni fa da Confcommercio Toscana e al quale hanno aderito tutte le associazioni provinciali che fanno parte della confederazione.

“Il sindacato – si legge in una nota – parla di iniziativa che a suo modo di vedere andrebbe a rompere il patto costitutivo della convivenza civile. Parole, queste, che sorprendono e amareggiano molto perché provenienti dai rappresentanti di un mondo, quello dei lavoratori, che mai come oggi è in testa alle priorità e alle preoccupazioni dei nostri imprenditori. Se Bianchi avesse letto con maggiore attenzione il comunicato del Sistema Confcommercio che venerdì scorso ha annunciato lo sciopero fiscale, infatti, avrebbe notato che una delle ragioni per le quali le aziende hanno deciso di sospendere il pagamento di tasse e tributi è proprio quello di voler salvaguardare la poca liquidità rimasta per garantire lo stipendio ai propri dipendenti. I sindacati preferirebbero forse avere aziende che si svenano per tener fede ai balzelli imposti dal Governo, sino ad oggi del tutto assente nei confronti delle imprese devastate dall’emergenza covid, salvo poi vedersi costrette a mettere i propri lavoratori in cassaintegrazione a zero ore?”.

“Già durante il lockdown di primavera – prosegue Confcommercio Lucca e Massa Carrara – tantissimi imprenditori si sono messi in luce per la loro attenzione nei confronti dei dipendenti, anticipando di tasca propria quella cassa integrazione che è stata poi erogata dal Governo con mesi e mesi di colpevole ritardo. Nonostante, lo rimarchiamo, fosse un passaggio del tutto volontario. Senza la lungimiranza e l’attenzione di questi imprenditori, i loro dipendenti sarebbero rimasti senza stipendio per mesi. Questo i sindacati non se lo ricordano?”.

“In ogni caso - conclude la nota – l’atto costitutivo della convivenza civile in Italia è la Costituzione della Repubblica, che agli articoli 39 e 40 sancisce la libertà sindacale e di sciopero, come ben sa anche la Filcams Cgil Firenze, quindi l’esercizio di questo diritto rientra nel patto di convivenza civile come diritto di libertà”.

 

Pin It

ULTIME NOTIZIE BREVI

Atleti e giornalisti si raccontano nel convegno “Il Turismo Sportivo tra grandi eventi e passione”, un incontro dedicato…

“Non muoio neanche se mi ammazzano” è una frase tratta dal diario che il giornalista e scrittore…

Spazio disponibilie

Dopo aver conquistato il premio assoluto e il premio del pubblico al concorso cameristico internazionale "Rospigliosi", il Trio Bedrich…

Settembre è il mese delle riaperture dopo la pausa estiva, ma anche delle novità. E questo vale pure…

Spazio disponibilie

Giovedì 11 settembre, alle ore 18.00, nella sede della Misericordia ‘S.Gemma Galgani’ di Camigliano (via dello Stradone di…

L’azienda Usl Toscana nord ovest comunica che giovedì 11 settembre, a causa di un avviso di interruzione di…

Domenica mattina a Lunata si è svolta la commemorazione dei Martiri Lunatesi, i sacerdoti e i laici che…

Con una formula rinnovata torna, da venerdì 12 a domenica 14 settembre, il festival di alta cucina "Le Stelle…

Spazio disponibilie

Martedì 9 settembre a Viareggio, presso la chiesa del Porto («chiesina dei pescatori») alle 18, si terrà…

La Provincia di Lucca ha indetto un concorso per l'assunzione di uno specialista in servizi informatici (area dei funzionari…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie