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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
25 Febbraio 2022

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Siamo preoccupatissimi per le conseguenze dirette e indirette della guerra in Ucraina sul mondo dell’artigianato e delle nostre imprese”. Il presidente provinciale della Cna Andrea Giannecchini condanna categoricamente con queste parole l’azione militare della Russia che, invadendo uno stato sovrano e indipendente apre una fase di enorme incertezza sui possibili esiti di un conflitto che potrebbe trascinare l’Europa e il mondo nel baratro di una guerra totale.

È bene specificare – dice Giannecchini - che in gioco non vi è solo il destino di un Paese, ma anche il ruolo di garanzia e di pace portato avanti dalle democrazie liberali dalle seconda guerra mondiale in poi. Per questa ragione l’Occidente ha il dovere di non arretrare di un passo e mettere in campo tutti gli strumenti non bellici per bloccare con fermezza questa azione provocatoria della Russia. In gioco ci sono le libertà e il principio di democrazia contro i regimi autoritari e illiberali che, con questa azione di prepotenza e arroganza, rischiano di avvantaggiarsi sul piano della Storia. Auspichiamo una presa di posizione dell’opinione pubblica mondiale e anche il popolo russo contro questa assurda guerra”.

Purtroppo nella nostra economia globalizzata – conferma Giannecchini - gli effetti saranno molteplici e disastrosi e si aggiungeranno a quelli già pesanti della fase post pandemica. Il prezzo del gas e dei carburanti aumenterà ulteriormente mettendo in ginocchio il settore trasporti e le moltissime aziende che hanno consumi energetici elevati necessari per le loro produzioni. Si stanno già organizzando blocchi generali dei trasporti che impatteranno ovviamente su tutto il sistema produttivo italiano e non solo. L’industria e le filiere alimentari legate al frumento già risentono degli aumenti del costo del grano e questo farà aumentare il costo del paniere con effetti sulla inflazione generale”.

Non ci dimentichiamo, infine – conclude il presidente Cna - che i prodotti artigiani del lusso e dell’artigianato di qualità hanno nel mercato russo uno degli sbocchi principali e con le sanzioni internazionali molte esportazioni ne risentiranno. I mercati finanziari stanno crollando e questo avrà un effetto psicologico e sostanziale sugli investimenti attuali e futuri. Usciamo da una guerra, quella contro il Covid19 che nella sua tragicità aveva però avuto un solo effetto positivo, quello di avvicinare nella sfida le nazioni del mondo. Questa nuova scellerata guerra produrrà invece solo divisione tra i popoli, odio e molta sofferenza”.

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