Una messa alla vigilia della Giornata mondiale del Donatore di sangue. Domenica pomeriggio nella cattedrale San Martino di Lucca si è svolta la funzione religiosa organizzata dal Consiglio Territoriale Fratres di Lucca e Piana in occasione del 50esimo anniversario di fondazione della Consociazione Nazionale dei Gruppi Donatori di Sangue Fratres delle Misericordie d’Italia. Un momento per ricordare i donatori scomparsi, tra cui il segretario nazionale Giancarlo Bozzi che ci ha lasciato a soli 55 anni.
La giornata di domenica è stata un modo per salutare le tante delegazioni italiane accorse a Lucca in vista dell’evento internazionale ospitato per il 2021 dall’Italia e in corso di svolgimento in questi giorni a Roma. La messa, celebrata dall’arcivescovo Gualtiero Bassetti, ha avuto come tema principale proprio il dono come gesto fondante della comunità cattolica cristiana e non solo. «L’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo – ha ricordato al microfono il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini – ci ha ricordato quanto il donarsi agli altri sia importante e fondante per una comunità. La giornata mondiale del Donatore è un’occasione importantissima per ricordare a tutti quanto il dono sia un gesto necessario, gratuito e volontario».
Non è un caso che i Fratres abbiano lanciato questo appuntamento proprio da Lucca, la città che esattamente 50 anni fa ha visto la nascita della Consociazione dei donatori di sangue. Alla messa hanno partecipato le istituzioni cittadine e provinciali, insieme per sposare e condividere il messaggio di sensibilizzazione al dono. Dal pulpito il presidente nazionale Vincenzo Manzo ha letto il commovente ricordo a Bozzi durante le preghiere dei fedeli, la messa si è conclusa poi con l’inno del donatore, un messaggio di speranza per chi è legato al gesto di uno sconosciuto che può semplicemente salvargli la vita. «Il cuore e il mio sangue – recita il canto - mio fratello sono per te».