Ho sempre ritenuto che la sinistra avesse una marcia in più sulla destra, ed era quella di essere in grado di rispettare le leggi nei suoi provvedimenti amministrativi, non ne parliamo della legislazione internazionale. Sia chiaro: non sto dicendo che rispettasse effettivamente le norme, ma che le sapesse adattare ai propri fini con garbata noncuranza, magari eludendole, riuscendo a non doverne rispondere. Basti pensare alla partecipazione dell’Italia del PdC D’Alema all’invasione del Kosovo, quando manco ci fu un passaggio in Parlamento, e che qualcuno ancora liquida sostenendo che l’Italia non abbia partecipato a nessuna invasione. Beh, amici piloti e carristi ricordano di aver sganciato bombe e di aver proceduto col carro pronto a combattere, per un’operazione che neppure l’ONU aveva autorizzato. E a chi andò lì, come a Nassy, fu consegnata la croce per le famigerate “missioni di pace”, pur di non ammettere si fosse fatta la guerra. In un’Italia ove tutto finisce davanti a una Procura della Repubblica, se ciò non accadde, lo si deve al fatto che le carte furono abilmente “messe a posto”.
Un esempio di oggi riguarda il LeonKavallo. Si sgombera? Bene, il Comune di Milano prepara un bel bando pitturato addosso meglio di un tailleur di Armani alle pseudo-associazioni che vi si son installate, e gli si dà nuova sede, a costo pratico “0”. Il tutto a prova di ricorsi al TAR, denunce etc.. A questo punto imbarazzante chiedere lo sgombero delle poche sedi di CASAPOUND, se poi non si è pronti ad adottare analoga iniziativa di ricollocazione. Gattopardesco, in definitiva, ma tutto, nel far finta di cambiare, prosegue sulla stessa rotta.
Per questo mi suona strana l’ultima fesseria di Elly-ti sorridono i monti. Quella di chiedere alla PdC di far scortare la Flotilla Gret(in)ese alla nostra Marina Militare, onde evitare che gl’israeliani li arrestino tutti, come del resto hanno ammonito di fare. Orbene, se anche le nostre navi militari seguissero a ruota l’Armata Brancaleone a vela, remi, fuoribordo e entrobordo, cosa potrebbero fare?
Mi spiego: non esiste lo Stato di Palestina, e la striscia di Gaza è territorio occupato da Israele dal 1967; lo specchio d’acqua antistante potrebbe essere anche considerato acque territoriali d’Israele. Non dico lo sia, ma in materia si discute molto e ci vuol poco ad avere difformi opinioni, e dar vita all’incidente. Inoltre con l’istituto della “Zona Economica Esclusiva” ampia fino anche a 200 miglia nautiche, ovvero più di km. 360 – ne sanno qualcosa i pescatori siciliani sovente sequestrati da tunisini e libici – il guazzabuglio aumenta, e perché abbia vigore basta dichiararla. E dalle coste dello Stato d’Israele si fa presto ad inglobare il bagnasciuga di Gaza. A questo punto, se l’Invincibile Armada di Gret(inat)a penetra in una di queste fasce, infischiandosene delle legittime determinazioni di Israele, potrebbe la nostra Flotta seguirla, e rendersi colpevole di analoga violazione? Attenzione, non sto dicendo che sarebbe senz’altro colpevole, dico solo che si creerebbe una situazione di attrito con uno Stato sovrano, su argomento del quale ci sarebbe da discutere. Stato sovrano che prima spara, poi chiede scusa. E finisce tutto a tarallucci e vino, magari inneggiando alla secolare tradizione di amicizia fra i due popoli, che non può essere incrinata dal dito troppo nervoso sul grilletto o sul pulsante di sparo. Non è un caso che dopo un po’ di bombe sui Caschi Blu – come da me auspicato in precedenza – l’ONU abbia deciso il ritiro di UNIFIL, una delle sue missioni più inutili, a parte per i singoli che hanno raggranellato qualche sudato soldino. E a tarallucci e vino si è chiusa la discussione anche dopo che, naturalmente “per errore”, un maldestro equipaggio di carro armato con stella di Davide ha mollato un paio di pigne da 120mm. su una chiesa cattolica.
Insomma, Elly e i suoi fratElly, fossero al governo, rischierebbero una gragnuola di colpi – rigorosamente “per errore” – da parte di qualche motovedetta di Gerusalemme? Sì, se si sta a sentire cosa chiede la novella Heidy, che dovrebbe andare a ripetizione di “slalom gigante fra le norme di legge”, di cui i suoi predecessori potevano insegnare anche a Gustav Thoni, Piero Gros & Co.. E cosa accadrebbe al nostro marinaio salvato in mare a seguito di affondamento o abbattimento, e recuperato umanitariamente da equipaggio dei padroni di casa? Credo che la storia dei marò, sinceramente imbarazzante e vergognosa, sia un monito evidente.
Insomma, la superiorità morale è incrinata dal taglio dei fondi a cineasti de noantri, quella giuridica da questi scivoloni di diritto internazionale. Meno male che Paoletta Egonu – insieme alle altre 11, si può dire? – ha portato l’Italia sul tetto del mondo del volley in pantaloncino stra-attillato. Meno male sia italiana, come tantissimi altri che lavorano, vincono, e rispettano le leggi – pur avendo caratteri somatici contrastanti con quelli tradizionalmente riconosciuti (un tempo) al cittadino del Bel Paese. Perché a me è quella minoranza che delinque, che dà fastidio.
L'invincibile armada
Scritto da carmelo burgio
Politica
07 Settembre 2025
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