Pro Vita Famiglia non le manda a dire al sindaco di Roma Roberto Gualtieri del partito democratico: Le linee guida Lgbtqia+ per le quali l'Assemblea Capitolina di Roma ha proposto di deliberare sono un vero e proprio cocktail ideologico che spalanca un portone a tutte le richieste arcobaleno più aberranti e antiscientifiche che ci possano essere. Il Comune di Roma così spiana la strada a concetti come la fluidità sessuale fin in tenera età, la transizione di genere per i minori, l'indottrinamento di insegnanti e dipendenti pubblici, la discriminazione delle donne negli sport, a iniziative aberranti come i bagni o gli spogliatoi neutri e, di fatto, a fare il lavaggio del cervello alla società per spingere l'utero in affitto, l'adozione per coppie omosessuali, il matrimonio egualitario, chissà forse in futuro anche a un fantomatico genere "x" sui documenti.
Si tratta infatti di linee guida profondamente ideologiche e pericolose che se approvate andrebbero a indottrinare a gamba tesa non solo le scuole, ma anche la pubblica amministrazione e vari ambiti della società, persino lo sport. Si va dall'illegale carriera alias al linguaggio arcobaleno, ma soprattutto ai vergognosi progetti gender nelle scuole, calpestando il diritto alla libertà educativa dei genitori romani, esautorati dall'aver voce in capitolo sull'educazione dei loro figli. Si parla anche di promozione di eventi "culturali" Lgbt, come i Pride, di riconoscimento dell'omogenitorialità e dell'identità di genere nelle competizioni sportive.
Posizioni gravi e irricevibili, che confermano la strategia politica di indottrinamento gender dell'amministrazione Gualtieri e dell'ufficio per i diritti Lgbt, guidato dall'attivista e già presidente di Famiglie Arcobaleno Marilena Grassadonia e contro cui ci mobiliteremo con ogni tipo di barricata, manifestazione, iniziativa, come sta già facendo - e ringraziamo - Fratelli d'Italia Roma che oggi pomeriggio con un sit-in davanti al Campidoglio ha protestato. Ci aspettiamo il ritiro o la bocciatura di questa mozione.