Politica
Il consigliere comunale di opposizione Annamaria Frigo lascia Fratelli d'Italia, segue Roberto Vannacci e aderisce alla Lega
“Annuncio ufficialmente la mia decisione di lasciare il partito Fratelli d'Italia, comunica Annamaria Frigo , una scelta maturata dopo una riflessione profonda durata alcuni mesi e scaturita dopo…

Lucca, Mercanti (Pd Toscana): "Dai no-vax di Fiore al latitante Palmeri, con la giunta Pardini la città è diventata una "meta del turismo" neofascista"
Il consigliere regionale: "Il sindaco ha messo un'intera città in ostaggio della destra più estrema e becera. Forza Italia e civici: se ci siete ancora, battete un colpo"

Scuola. Pro Vita Famiglia: subito legge storica contro gender. Bene Valditara su smartphone
Pro Vita & Famiglia accoglie con grande soddisfazione le novità che arrivano dal Governo sul consenso informato dei genitori e sul divieto dell'uso degli smartphone anche per le scuole superiori

La Lega in Toscana un pollaio, nasce il patto per il Nord Toscana
Un altro consigliere regionale (Marco Landi da Livorno/Elba) ha lasciato il Gruppo regionale Lega per Salvini Premier per salire sul treno della Giorgia nazionale (e del Giovanni Donzelli regionale): sono rimasti in 4 ma il portierone Galli pare rappresentare la Lega, si ma quella “per Verdini premier”

Futuro dell’acqua a Lucca, Olivati: “Continua il balletto del sindaco Pardini, che non protegge gli interessi dei cittadini”
"È sempre più…

Impianto di Salanetti, Liano Picchi all'attacco del sindaco Del Chiaro: "Basta con la disinformazione"
“A pochi giorni alla conferenza dei servizi che dovrebbe pronunciarsi sull’impianto dei pannoloni, Retiambiente e il sindaco Del Chiaro sparano le ultime cartucce nel tentativo di influenzarne il…

Sant'Ansano, i capigruppo di maggioranza: "Mancanza fondi non esclude che l'opera dovesse essere monitorata"
Cecchini, Di Vito, Del Barga, Fagnani, Fava: "Il livello di criticità riscontrata era tale da richiedere un progetto di consolidamento, i fondi non piovono dal cielo"

"Contributi per i centri estivi: un successo per l'amministrazione di Lucca"
"Il consigliere regionale Vittorio Fantozzi e il consigliere provinciale Mara Nicodemo di Fratelli d'Italia elogiano l'assessore Simona Testaferrata per l'assegnazione dei contributi a tutte le famiglie che hanno fatto richiesta"

Una morte in divisa, ma a chi importa? L'ipocrisia di una Sinistra anti italiana
Non è tema sul quale giocare su doppi sensi e ironia – non ce la faccio questa volta – e neanche per metterla sul malinconico e poetico. Nulla contro chi ha cercato questi toni, servono anche loro, ma vorrei toccare altri tasti

Ponte di Sant'Ansano: i due milioni di euro necessari per i lavori non sono mai stati nella disponibilità della Provincia
La Provincia non ha destinato i fondi necessari per i lavori al Ponte di Sant'Ansano ad altre opere, ma, molto più semplicemente, quella somma non è mai entrata…

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La Cgil una ne fa e mille ne pensa, a nostro modesto avviso una peggiore dell'altra, ma tant'è, che il sindacato più a sinistra che esista in Italia abbia prodotto danni a iosa per noi è evidente da un pezzo. Ma non basta. Ora ci si mette anche il ridicolo. La Cgil, infatti, in un comunicato che pubblichiamo integralmente, attacca la decisione della giunta Pardini di conferire il cosiddetto bonus bebè ricavandolo da un avanzo di bilancio. Secondo la Cgil prima si doveva pensare alle famiglie in difficoltà:
Pensione agli stranieri anche con pochi anni di lavoro: l'Italia ancora una volta paese dei balocchi
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È recentissima l’ultima trovata del deputato con gli stivali, quasi più furbo del celebre gatto. Stavolta, nell’ansia di tutelare i lavoratori che, dall’estero, vengono in Italia, ne ha concepita una meravigliosa: pagare la pensione allo straniero che lavora regolarmente sul nostro territorio nazionale e che voglia rientrare nel paese d’origine, a prescindere dal fatto che abbia maturato il diritto al trattamento di quiescenza. Il motivo: tanti stranieri ritornano a casa loro, hanno versato i contributi, e non ne fruiscono.
Vi son paesi esteri dove questo sistema è praticato, anche in Europa, da noi fu invece deciso che occorressero un minimo di anni di lavoro, per tutti. La Francia, quando l’interessato raggiungeva l’età pensionabile, gli erogava a domicilio la pensione maturata anche per pochi anni di lavoro. Ad ogni modo non lo retribuiva appena partito per i lidi natii.
Ricordo che l’italiano/a che per ragioni familiari o altri motivi non lavora più, getta anche lui/lei al vento i contributi versati. Lo sa, opera la sua scelta, magari obtorto collo, non vedo perché debba essere trattato peggio dello straniero.
In Italia, oggi, abbiamo visto allungarsi a dismisura la propria vita lavorativa. Son immersi oramai nelle nebbie del passato i casi di statali che, con “19 anni, 6 mesi e 1 giorno”, incassavano la pensione minima per tutta la vita, potendola integrare con lavoretti saltuari magari a nero. Non si capisce perché uno straniero invece debba fruire di questo beneficio, anche con meno anni di quelli appena indicati. E se s’inizia a lavorare presto, non bastano 30-35 anni di contributi, e spesso ne vengono chiesti più di 40, con agevolazioni tutte salatamente pagate in termini di riduzioni.
Lo straniero che viene in Italia, sobbarcandosi viaggi e pericoli, va accolto secondo una certa parte politica perché come essere umano ha diritto a lavorare e migliorare la sua condizione di vita, cosa che nel paese d’origine non gli era consentita. Si può essere d’accordo con questo principio, ma se decide di tornare a casa sua vuol dire che lì aveva la possibilità di vivere e lavorare, e quindi che bisogno aveva di venire da noi? Se invece vuole tornare per godersi la minima pensione italiana frutto di una decina d’anni di lavoro che lì gli consentirà di vivere da benestante, beh, affari suoi: non vedo perché dovremmo preoccuparci di creare questo nuovo fortunato. A un italiano che ha lavorato 10 anni in Italia lo Stato non dà una pensione minima per andarsene in Costa d’Avorio a poltrire.
Da ultimo, ricordiamo che gran parte degli stranieri che vengono in Italia, col loro lavoro sicuramente contribuiscono allo sviluppo dell’economia, anche perché vanno a svolgere tante occupazioni che l’italiano non gradisce, non essendogli consentito di dedicarsi al PC e allo Smartphone. Ma ognuno di costoro riceve assistenza e servizi a fondo perduto, dall’ospitalità nei centri di accoglienza, ai numerosi bonus per bebè, libri, disoccupazione etc.. Questo il sor Soumahoro dovrebbe contabilizzarlo: non siamo noi che siamo andati a chiedere a quel lavoratore di venire qui, eppure – con tante difficoltà e inefficienze – l’abbiamo recuperato in mare, nutrito, vestito, alloggiato.
Forse, oltre ai diritti, fra cui quello all’eleganza e a realizzare attività imprenditoriali (sembra) a casa propria con fondi italiani, dovrebbe provare a rammentare che esista anche qualche dovere.
Conosco tanti stranieri che si son spaccati la schiena a lavorare da noi, son tornati a casa e vivono bene con ciò che hanno inviato e messo da parte. Come anche tanti italiani che hanno lavorato una vita all’estero, e hanno dovuto attendere di maturare il beneficio pensionistico per rimpatriare.
Possibile che il nostro onorevole con gli stivali non si renda conto che così creerà solo ulteriore motivo di attrito fra stranieri e italiani?
Capisco che, con la credibilità a livelli minimi, specie fra gli stranieri che diceva di voler tutelare, debba cercare ogni volta d’inventarsene una. Ma in questi casi una volta si diceva che fosse bene starsene in silenzio, e non richiamare l’attenzione. Si goda l’appannaggio da deputato, si faccia una ragione della improbabilità che qualcuno lo riproponga in una lista elettorale o lo assuma in un sindacato, e magari ciò che ha messo da parte lo metta a frutto a casa sua, ove potrà vivere, ora da nababbo.