Non finisce mai di stupire l'azzurro Audax Paolo Bianchini, uno degli atleti di punta di Marlia Bike. Amante delle imprese e delle randonnées, ha portato a termine anche la Flamingo's Roads, dopo mille e ventidue chilometri percorsi sulle strade dei fenicotteri rosa pedalando di giorno e di notte, costeggiando il mare della Sardegna con partenza da Olbia giovedi 29 settembre ed arrivo 57 ore dopo ampiamente al di sotto del tempo massimo consentito di 75 ore. Una ciclopedalata impegnativa con un dislivello complessivo di metri 11041. Per tanti che non sono allenati ed amanti dell'avventura sarebbe quasi proibitivo portare a termine l'impegno ma non certo per l'atleta montemagnino abituato alle lunghe distanze in un ciclismo che è sempre più fenomeno di massa e che coinvolge a livello agonistico non soltanto professionisti e dilettanti ma anche gli amatori con tanti eventi a loro dedicati. Un modo di stare in compagnia , di comunicare messaggiando, ma il ciclismo amatoriale è anche coesione sociale. Stanno sempre più prendendo strada le randonnées che per i loro praticanti sono una forza propulsiva per migliorarne i toni muscolari di tutto il corpo. Paolo Bianchini le pratica per questo concetto ma soprattutto per il suo amore per la montagna, il mare e la natura in generale. Questo ennesimo suo brevetto è anche di Marlia Bike, perchè la società ciclistica presieduta da Amedeo Bandoni lo supporta in tutto come fa per i suoi atleti, promuovendo un movimento ciclistico amatoriale tra i più attivi in lucchesia.
"Sono veramente felice di praticare queste randonnées - dice l'atleta montemagnese - che si possono portare a termine soltanto dopo lunghi allenamenti. A volte in un giorno pedalo per qualche centinaia di chilometri per acquisire fondo che è determinante nel resistere alle lunghe distanze. Amo osservare in bicicletta il tramonto ed immergermi nel buio totale della notte facendomi luce con il fanalone della mia Cannondale Synapse ascoltando i suoni della natura".
Assieme a chi ha affrontato l'impegno?
"Siamo partiti in una trentina ed in 28 siamo arrivati ad Olbia, città di partenza ed arrivo, ma io sono andato a pari ritmo con il mio amico coreglino Cesare Fontanini della squadra garfagnina Diavoli Volanti.
I PUNTI DI MAGGIOR DIFFICOLTA'
Un percorso irto di difficoltà, qualche imprevisto che ha dovuto affrontare?
"Devo dire che il primo giorno è scorso tranquillo. Ma il secondo giorno, a circa 8 ore dall'arrivo, spirava un vento forte contro di noi. Così impetuoso che ci ha costretti per un chilometro a procedere a piedi perchè non riuscivamo a stare sui pedali. Il tratto era nell'ultima salita di giornata a circa 900 metri di altitudine.
Quante pause avete fatto?
"Abbiamo mangiato qualcosa la sera riparandoci sotto una tettoia. Il secondo giorno ci siamo fatti un panino nelle ore diurne e verso le ore 20 un po' di pasta e insalata mista. Stavo bene fisicamente, mi ero allenato scrupolosamente per farcela."
A chi dedica questa sua nuova soddisfazione?
"Alla mia squadra Marlia Bike ed al nuovo presidente dell'Audax Italia Mino Repossini. Devo dire che questa randonnée è stata organizzata molto bene. Faccio i complimenti agli organizzatori fra i quali i senesi Luca Bonechi e Fabio Bardelli. Il panorama era veramente fantastico. Al km. 500 ci siamo fermati in un ostello dove l'organizzazione aveva allestito un punto di ristoro e ad ogni partecipante era stata trasferita una sacca per il ricambio. Le randonnées mi lasciano sempre qualcosa dentro che non va più via. Dopo le restrizioni da covid che mi hanno impedito di percorrerle con più frequenza mi sono limitato a portarne a termine due nel 2020 e tre nel 2021. Quest'anno abbiamo avuto un po' più di libertà e ne ho disputate sei: una 200 Km. a Radicondoli, una 200 Km. a Firenze, una 300 km. a Livorno, una 400 Km. a Bologna, una 600 Km. a Spilamberto e questa Flamingo's Roads di 1022 Km., la più lunga.
In Sardegna che clima ha trovato?
"Fortunatamente non è piovuto sul nostro tracciato. Il cielo era diviso a strati. Guardando a distanza sulla mia destra, a sinistra e dietro di me vedevo temporali. Ero circondato di fulmini e temevo della rapidità con cui le nubi temporalesche si sviluppano ed invece guardando in alto verso il cielo vedevo le stelle. Incredibile ma vero. Il mio rimpianto? Volevo vedere i fenicotteri, dal momento che da queste parti transitano numerosi ma nelle zone da loro frequentate ci sono giunto di notte e non ho potuto vederli. Sono rimasto colpito invece dall'accoglienza e dalla gentilezza dei sardi che si rispecchia sulla bellezza della regione. "
Per queste imprese cosa serve?
"Tanto allenamento e soprattutto testa. Dopo più di un giorno che si pedala il fisico viene maltrattato e non si deve farsi prendere dallo sconforto altrimenti è finita".
Programma per il 2023?
"Appena uscirà il calendario deciderò. La mia riapertura stagionale sarà comunque nel mese di marzo, uno dei migliori per ricominciare". È importante il gesto sportivo di uno fra i pochi specialisti lucchesi su queste distanze, uno che intepreta il ciclismo come elemento turistico trovando nella fatica divertimento e benessere.