Cultura
La rivoluzione "verde" di Elisa, a Lucca. Botanici, agricoltori e giardinieri nell'Europa napoleonica
Iniziano gli eventi di approfondimento della mostra dedicata alle innovazioni "verdi" portate in città e nel territorio da Elisa Bonaparte Baciocchi, principessa di Lucca

Arte e moda: un dialogo senza tempo
Questa mostra prende vita in uno spazio unico, che è esso stesso un'opera d’arte: la sala affrescata del prestigioso Palazzo Bernardini a Lucca

Si chiude con un omaggio all’eredità poetica di Eugenio Montale l’edizione 2025 di Canone In Verso
Si chiude con un omaggio all’eredità poetica di Eugenio Montale l’edizione 2025 di Canone In Verso, la rassegna promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che, da…

L’ultimo romanzo di Stefano Tofani: La bestia che cercate
Ironico inventore di verosimili scenari provinciali ben calati nella contemporaneità e loro disincantato affabulatore, lo scrittore toscano Stefano Tofani torna sui luoghi che hanno ispirato le sue prime…

Beatrice Venezi al Giglio presenta il suo ultimo libro “Puccini contro tutti”
A Lucca per dirigere “Giselle around Le Villi”, il Maestro Beatrice Venezi presenterà (sabato 17 maggio alle 17, al Teatro San Girolamo)…

Segnalazione scoperta scientifica lucchese ed evento di presentazione "Dagli archivi alla storia della letteratura: novità su Lucca e i suoi poeti al tempo di Dante"
Il Laboratorio Ipermediale Dantesco dell’Università di Pisa annuncia la scoperta di un nuovo documento…

Collaborazione di eccellenza tra il Teatro del Giglio e l’Università Morzateum di Salisburgo
Sarà una collaborazione di eccellenza quella tra il Teatro del Giglio di Lucca e l’Università Morzateum di Salisburgo, e sancirà l’unione tra due città che hanno la caratteristica peculiare di aver dato i natali a due compositori universali, seppur in epoche diverse, vale a dire Wolfgang Amadeus Mozart ed il maestro Giacomo Puccini

A metà giugno esce il libro 'Billie Holiday e Mia Martini - Così lontane, così vicine' di Andrea Cosimini e Ciro Castaldo
A metà giugno per la collana I grandi della musica di Edizioni Melagrana esce Billie Holiday e Mia Martini - Così lontane, così vicine di Andrea Cosimini e…

Lucca ospita l'assemblea generale 2025 della Federazione europea delle città napoleoniche
Dal 5 al 7 maggio la città di Lucca ospiterà l'Assemblea Generale 2025 della Federazione Europea delle Città Napoleoniche – Destination Napoleon, di cui è membro aderente e…

L’energia gentile di Daniela Bartolini
Al caffè di Daniela… Ovvero, una pubblicazione che raccoglie le informazioni relative a quarant’anni di vita culturale nella Città delle Mura. Quattro decenni di proposte…

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La musica del Green Ship, della Casina e del Pianeta Rosso al centro di un evento che ha saputo coinvolgere tutta la città, con numerose sorprese. I dj Marco Lazzaroni e Franco Baldaccini, grandi protagonisti di quei locali che hanno fatto ballare e divertire tutti i cittadini lucchesi, proponendo una scaletta che ha ripercorso fedelmente le tappe più significative della musica pop internazionale. Una notte pensata per rivivere l'atmosfera unica di quei momenti e svelare ai numerosi giovani presenti la musica che ha scandito il tempo, i sogni e la vita di almeno due generazioni.
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La Fondazione Ragghianti, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e la partnership del Kunsthistorisches Institut di Firenze, presenta: "Burma. L'arte di Sawangwongse Yawnghwe fra Birmania ed Europa", una mostra dedicata alle opere dell'artista birmano Sawangwongse Yawnghwe (Sawang). L'esposizione sarà aperta al pubblico dal 21 settembre al 3 novembre 2024.
La mostra, curata da Max Seidel e Serena Calamai, consiste in una selezione di oltre sessanta opere dell'artista, alcune di grandi dimensioni, molte delle quali incentrate sull'aspro e interminabile conflitto fra tirannide e democrazia che interessa la Birmania da oltre mezzo secolo. Anziché limitarsi al semplice resoconto delle tragedie che caratterizzano la storia recente del Paese, Sawang rappresenta i disastri della guerra attraverso immagini simboliche, spesso ispirandosi a Francisco Goya.
La stessa biografia dell'artista, nato nell'area controllata dai ribelli nello Stato birmano di Shan, si intreccia con i drammi racchiusi nelle sue opere. Suo nonno fu il primo presidente della Birmania dopo la fine del colonialismo inglese, e fu ucciso in un colpo di stato militare. In seguito all'attentato, suo padre e sua nonna fondarono un movimento di resistenza. Sawang ha trascorso tutta la sua vita in esilio politico, dalla Thailandia, al Canada, ai Paesi Bassi, dove attualmente risiede.
L'arte di Sawang, attivo sulla scena internazionale con esposizioni a Taiwan, in Germania, negli Stati Uniti, in Israele e in Olanda, diventa pertanto testimone delle sofferenze dei popoli oppressi, e questa mostra ne raccoglie alcuni esempi di straordinaria potenza, in cui l'autore riesce a plasmare in linguaggio figurativo la profonda essenza storica del dramma birmano: da una parte la battaglia pacifica dei monaci buddhisti, che protestano contro la dittatura solamente levando le mani in preghiera, e dall'altra la violenza della giunta militare.
Oltre ai lavori dell'artista ispirati dalla storia politica del suo Paese di origine, l'esposizione dedica spazio a un ciclo di opere in cui Sawang riflette su importanti temi della pittura europea moderna, confrontandosi con la tradizione culturale del nostro continente da una prospettiva distante dal punto di vista spaziale ma intensamente sentita, che aggiunge profondità alla sua opera. Una parte della mostra ospita infatti una selezione di lavori che traggono ispirazione da "Le Chef-d'œuvre inconnu" di Honoré de Balzac, che, raccontando l'impossibile ricerca del capolavoro assoluto, analizza il rapporto tra rappresentazione e realtà. Infine, l'esposizione accoglie alcune opere che riflettono il grande conflitto tra arte e vita, che fu descritto da Émile Zola ne "L'Œuvre" nel 1886.
Come dichiara Max Seidel, co-curatore della mostra insieme con Serena Calamai, il suo incontro con Sawang "ebbe luogo in Toscana poco dopo la Saffron Revolution del 2007, e a seguito di quei colloqui l'artista creò una serie di disegni riferiti alla repressione dei monaci buddhisti da parte della brutale forza armata dei soldati della giunta militare. Già nelle prime opere grafiche Sawang scelse di rappresentare la guerra in Birmania attraverso immagini simboliche, sottraendosi a una mera raffigurazione cronachistica degli eventi".
"Siamo lieti di annunciare l'apertura di una nuova mostra a settembre, la terza di quest'anno intenso alla Fondazione Ragghianti, dedicata a un artista la cui produzione assume contorni universali alla luce dell'attuale contesto storico", dichiara Paolo Bolpagni, direttore della Fondazione Ragghianti. "Lucca, città-simbolo di una secolare lotta per la propria libertà, appare un luogo ideale per accogliere questa mostra, che conferma un impegno continuo nel promuovere artisti e temi meritevoli di approfondimento, offrendo al pubblico un'esperienza culturale stimolante e significativa".